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| (#) Titolo: (Ultima Forsan) Stramorto Erasmus, quando un background diventa leggenda Sab Ott 29, 2016 3:34 pm | |
| Uno dei miei giocatori ha deciso di creare il background per il suo pg, e per il suo antagonista. Visto la qualità, Stramorto Erasmus è diventato il Villain della nostra campagna ad Ultima Forsan.
La versione che leggete è in parte modificata da me per adattarla all'ambientazione del gioco (il mio pg non aveva il libro base e si è fatto ispirare dalla mia descrizione del gioco).
Tutti dovrebbero avere giocatori così!Stramorto Erasmus
E qui vi narro gli astrusi e abbacinanti avvenimenti che portaron Gerolamo Agricola scudiero del passo di mezzanotte, vendicatore dei forti braccia di Lujen nonché custode dell’elsa dei Foracardi e Paladino di Sant’Erasmo a divenire l’orrore ambulante che tutti temono oggi col funesto nome di Stramorto Erasmus.Da Carda Bruma, arrocata sull’indice di Dio. Due gemiti fanciulleschi si levarono alle prime del 27 dell’ottavo mese, anno domini 1435. Si levaron colombe e gaudenzi fagiani arboricoli verso il dominio celeste, il Padre che ogni scorge pose il suo acume sugli infanti battezati come Agostino Agricola e Gerolamo Agricola, trovandoli belli come la diversità delle stagioni e dei suoi umori, levò il pollice verso il basso e fece sì che Nirieel la potestà d’ambra fece visita ai due gemelli: ad uno donò la leggiadria della mente, come una piuma lui avrebbe compreso il peso del dolore umano e indiviso si sarebbe dedicato al cercare un modo per sciamarlo via. All’altro diede volontà barbara di estirpazione funesta, un gabbiano che avrebbe pescato il peccato con becco saldo e crudele, senza pietà o ragion di averne, per i peccatori e i loro passi svelti. I due fratelli con l’arrivo dei giorni dell’ira rimasero orfani, cullati da due morti affamati delle carni dei propri pargoli sognanti. I sogni lievi di Agostino di andare a studiare a Bologna furono infranti durante la notte della Futa[url=#_edn1][i][/url], Carda Bruma divenne dolente e selvatici i suoi abitanti. Solo il funebre ululato di Celestaus[url=#_edn2][ii][/url] il mastino albino pervade ancor oggi le lande ferali che vanno dalla sottostante Val Savena a Lujen dove i due fratelli trovarono riparo dopo l’esodo di mezza notte del 1449. Gerolamo la notte seguente salutò suo fratello Agostino e seguì la compagnia libera de Fratelli della vita, il comandante prezzolato Herto Cento Boschi accolse la grinta e la ferrea volontà di Gerolamo come una manna dal cielo e benedì il ragazzo con l’acciaio donatogli da Uberto Foracardi, picca lucisiana del ducato di Borgogna. La sacra lama toccò la testa del giovine dandogli il titolo di scudiero del passo di mezzanotte, vendicatore dei forti braccia di Lujen e custode dell’elsa dei Foracardi. Gerolamo militò nella compagnia dei Fratelli della vita per anni apprendendo l’arte della arma bianca del trotto armato, del lancio del giavellotto otrantese e di molti altri stili di combattimento. In lungo e in largo per la melanconica romagna cercò di arginare il flaggello, poi una notte il vile Aldo Manuzio piantò con stile ladrino uno stiletto tra le scapole poco propense ad esser perforate di Herto Cento boschi che morì trà le braccia di Gerolamo che due volte perse il padre. Aldo Manuzio spaccò la compagnia che si divise nei Fratelli piangenti della vita e Le gabbe nere di Manuzio, il giovane scudiero per concessione di un sogno febbricitante notturno si arrogò il titolo di Cavaliere errante divenendo Gerro cavalca lacrime il tristo due volte orfano. In tenzone solitaria combattè molte battaglie unendosi di quando in quando a gruppi di ventura e corpi federali legittimati dai ducati, di queste imprese poco ci è dato sapere se non che la usa spada non fece mai prigionieri. Gerro cavalca lacrime il tristo due volte orfano fondò la banda dei cavalca corvi e con l’alleanza del mediterraneo tentò la riconquista di Parigi, senza per altro riuscirvici. Le sue tracce si persero fino ad arrivare ai giorni in cui i servizi resi con onore al principato di Benevento fecero il giro di ogni tarverna, seguiti poi dalle sue avventure nel ducato di Deventer dove conobbe il leggendario uomo orso Rudolf stronca foche. Le battaglie contro le armate degli Antibarbari francogaelici dove venne ferito gravemente furono una tappa fondamentale per gli avvenimenti da li a venire. Un forzato riposo nel monastero di Sion accrebbe la fede, e i successivi studi lo trasformarono in un guerriero devoto al vescovo Hendrik Van Bergen che gli affidò il comando di 300 uomini con il titolo di Paladino. Gerro tagliò per lungo e largo l’Italia facendo grandi sortite nelle terre dei briganti decimandone in tanti, per poi riconquistare tutti i piccoli borghi di Monte Erasmo fino alla cima dove sorgeva il sacro convento delle Sessantanove martiri funeste, lì affrontò il Lungo barbo, un ossesso che aveva preso possesso del loco. Il duello fece tremare le fondamenta del convento che ancora oggi tremano se solo si pronunzia il nome di Gerro. Un affresco realizzato con le interiora dell’ossesso mostra Gerro che ne schiva gli affondi, ne deride i modi villici e si fa beffa di tecnica e tattica per poi spiccarne la nuca con empia ira, sullo sfondo un cielo color atramento nel quale Gerro si battezzò Paladino di sant’Erasmo. Due settimane dopo riuscì nella storica impresa della riconquista di Gaeta dove si fermò per un meritato riposo, ma il Diavolo non dorme mai, nemmeno a Natale e fu così che Gerro si gettò in una nuova impresa, l’ultima da morituro: la scacciata de la versiera Serra Fulterra e le Umbre da Castel Strabone. Il paladino di sant'Erasmo arrivò da Gaeta con 120 arceri scelti del santo cuore a pezzi e 200 spade, la storia vuole che la strega si travestì da stella Mitrano figlia del defunto barone di Strabone, portando con se un vaso contenente il miele di porta lampo d'oro. La camuffata strega spiegò che se al mattino, prima della sortita, gli uomini avrebbero fatto colazione con il miele santificato di certo le loro forze si sarebbero moltiplicate.All'alba tutti gli arceri e tutte le spade erano morti avvelenati, i pochi superstiti furono massacrati dalle Umbre le streghe guerriere, Serra Fulterra duellò con il paladino finchè una delle Umbre s’impossessò della sua ombra colpendolo mortalmente alle spalle con un pugnale intriso negli umori della versiera. La strega fece l’amore con il cadavere del sant'uomo imprecando il Signore, e all’ora della pancia Gaeta venne rasa al suolo da un esercito di morti comandati da Serra Fulterra e dal suo campione Stramorto Erasmus che nero come la pece cavalcava fiero.
Qui finirono le vicessitudini di Gerro il paladino di sant’Erasmo ed iniziaro le malefatte del masnadiero Stramorto Erasmus ed i suoi mercenari corrotti Cuori spezzati.
Serra Fulterra e il suo esercito di morti scomparvero ai primi chiarori del sole per mai più ricomparire, chi fosse e da dove venisse rimane ad oggi un mistero.
Frà Malanno da Cicerchia.
Passo della Futa, valico sull’appenino tosco emiliano.La notte della Futa viene ricordata perché la guarnigione delle Carni rosse comandata da Magellano Santerno, mastro valliere e scudo dei possedimenti appinici, venne spazzata via da un’orda di furie e da ancor più strani morti particolarmente agili, dotati di una velocità quasi soprannaturale rinominati dai pochi sopravvissuti Strambobecchi. La leggenda vuole che ser Magellano si sia battutto con un orgoglio e un onore da santo, ancora oggi in quelle zone nelle sere di primavera si può sentire il suo martello mulinare tra le fronde.
Celastus la fiera albinaQuando Magellano morì, Celastus il suo fidato pastore nivese bianco come il manto della montagna e grosso come un orso nebrasco, gli carpì il cuore tra le fauci e con immeso coraggio si lanciò giù nella vallata facendosi seguire dagli Strambobecchi. Nessuno vide più Celastus ne i rapidissimi morti, ma ora una fiera pestifera e incacciabile infesta la zona, gli ululati che che si odono da Lujen sino a Fiorenzuola nelle notti di luna rossa ricordano ai bimbi che Celastus è ancora a caccia.
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Yon Admin
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| (#) Titolo: Re: (Ultima Forsan) Stramorto Erasmus, quando un background diventa leggenda Sab Ott 29, 2016 9:50 pm | |
| L'unica cosa che secondo me si può dire è che, sì, tutti dovrebbero avere giocatori così.
Complimenti, sono certo che le vostre campagne siano affascinanti. |
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