Il nostro prode
Kingsky ha intercettato
Emanuele Galletto, autore del GdR
Fleshscape, rpg che sta tutto... nello schermo del Master!
Perciò ha pensato bene di legarlo mani e piedi e minacciarlo con una copia di HeroCult se non avesse risposto a 10 domande.
Ovviamente Emanuele ha ceduto...
Ciao Emanuele, grazie per la tua disponibilità, ti va di raccontarci un po' di te, cosa fai nella vita di tutti i giorni?Ciao, e grazie a te per l'intervista! Su di me che dire: sono della leva '92, da poco laureato in Fumetto e Illustrazione all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Nella vita di tutti i giorni, attualmente, cerco un lavoro (come molti). Mi occupo di traduzione da e in inglese, grafica e illustrazione. Ovviamente la mia più grande passione è il design di giochi (da tavolo, di ruolo, in futuro se capiterà anche videogiochi).
Come e quando è nata la tua passione per il mondo dei giochi da tavolo/gdr?Ho sempre letto un sacco di libri e fumetti, e ho sempre avuto un po' la testa fra le nuvole. A undici anni mi sono interessato ai wargame (in particolare Warhammer 40.000, che mi ha insegnato un sacco di parole nuove, soprattutto sull'anatomia e sui tipi di ferite che si possono subire in combattimento). Da lì ai giochi di ruolo il passo è stato breve: curiosamente ho iniziato con un gioco di ruolo minimale cui ho giocato a una fiera, nemmeno mi ricordo il titolo. Ci sono voluti anni per passare a cose più complesse (l'obbligatoria D&D 3.5 ad esempio). In questo periodo ho iniziato, per "tagliare i costi", a creare io i giochi per i miei amici.
A cosa giochi adesso? Sei nel bel mezzo di una campagna?Attualmente sono master in una campagna di Symbaroum e giocatore in una campagna di Star Wars a tema Alleanza Ribelle, con un sistema realizzato da me!
Quando hai sentito il bisogno di creare il tuo gioco e cosa ti ha ispirato?Domanda difficile. "Bisogno" è una parola grossa: onestamente, Fleshscape è nato più come un esperimento che per rispondere a un bisogno mio o del mercato. In verità, questo bizzarro universo carneo doveva essere l'ambientazione della mia tesi di fumetto, che poi ho abbandonato per un progetto diverso. L'idea di creare un gioco che mescolasse il primitivo con l'horror e il fantasy è venuta da letture come Berserk, Moebius e Lovecraft, da giochi come Monster Hunter e da universi narrativi come quello di Dark Souls. Per quanto riguarda il regolamento, giochi come Blades in the Dark e Dungeon World hanno avuto un ruolo preponderante.
Come è ricaduta la scelta su questo concept particolare? (Le regole tutte sullo schermo del master)La scelta non è stata mia, tanto che la prima versione del gioco (realizzata in lingua inglese e pubblicata su DriveThruRPG) è un semplice pdf di otto pagine formato A4 orizzontale. Il merito va invece a Gionata dal Farra, di GG Studio, che mi ha proposto di tradurre il gioco in italiano e pubblicarlo con questo formato "su schermo".
Come è nata la collaborazione con GG studio?Come dicevo, è stato Gionata a contattarmi. Voleva lanciare durante Modena Play una linea di giochi di ruolo contenuti all'interno dello schermo del master, e Fleshscape si prestava. Dopo quattro giorni di fuoco siamo riusciti a realizzare l'immagine di copertina e a "compattare" il contenuto del pdf così che rientrasse nelle tre facciate previste dallo schermo. Un'esperienza decisamente avventurosa!
Forse è presto per chiedertelo, ma come è stato accolto il gioco?Dunque: la versione pdf in inglese è stata accolta incredibilmente bene, e tuttora è al terzo posto nei prodotti "free" più popolari sul sito. Le recensioni sono tutte state positive o comunque interessate e costruttive, cosa di cui sono felicissimo. La versione cartacea, uscita a Modena Play, ha destato curiosità e in molti hanno chiesto informazioni o voluto provare il gioco. Si tratta comunque della mia prima pubblicazione "vera e propria", quindi in molti volevano anche semplicemente sapere chi fossi! Purtroppo non ho ancora dati precisi sulle vendite, ma le mie aspettative sono già state abbondantemente superate, e sono felicissimo.
Hai già in mente le possibili espansioni, insomma hai perlomeno in testa una "possibile" linea editoriale?Penso che la cosa si delineerà nei prossimi mesi. Di sicuro ho raccolto molti feedback durante la fiera, e tuttora leggo recensioni e commenti quando appaiono su internet. Devo dire che alcuni hanno visto nel gioco un prodotto leggermente diverso da come è stato pensato, ma i giochi di ruolo sono d'altronde destinati a trasformarsi nelle mani di chi li usa! In particolare molti lo ritengono un gioco da one-shot, quando invece dà il meglio in campagne di otto o più sessioni direi. Può darsi che questo sia dovuto alla percepita semplicità nella crescita del personaggio. Di certo terrò a mente anche questo per eventuali materiali futuri.
Oltre a Fleshscape hai già in cantiere altri progetti?Certamente! Chi mi segue su Facebook o Instagram sa che pubblico frequentemente foto di playtest e design vari. Quali poi vedranno la luce è un discorso differente, soprattutto perché sono un tipo esigente e non pubblico un prodotto a meno che questo non contribuisca effettivamente al panorama ludico e non sia "semi-perfetto" in termini di semplicità, estetica e armonia tra sistema e tematiche. Diciamo che mi impongo moltissime difficoltà a fronte proprio per evitare un prodotto acerbo, e non ho paura di scartare un progetto quando percepisco che non andrà da nessuna parte.
Grazie, vuoi aggiungere ancora qualcosa?Voglio innanzitutto ringraziarti per questa intervista, e lasciare i miei contatti qui per chi volesse fare due chiacchiere, seguire i miei progetti o anche solo dirmi quanto c'è di sbagliato in tutto quello che faccio e dico
Facebook
Instagram
DriveThruRPG
Fleshscape, in Italiano, è acquistabile qui.