Il titolo è provvisorio, conto di darglielo alla fine (magari con un sondaggio) però diciamo che grossomodo potrebbe essere questo o essere incentrato sulla Tetrarchia o la fine della Tetrarchia.
Spero di non annoiare nessuno!
Comunque, venendo al sodo: sto lavorando ad un wargame ambientato nel 311 d.C., nel pieno della prima fase della guerra civile che si scatenò in seguito al disfacimento del progetto di Tetrarchia orchestrato da Diocleziano all'inizio del IV sec. d.C. Perché proprio nel 311 d.C.? Perché è l'anno dove il bacino del Mediterraneo vede in lizza 5 pretendenti al titolo di Augustus, perciò il gioco potrebbe essere giocabile da 2 a 5 giocatori, anche se io tenderei a fare un 2-4 dato che in 5 si rischia la messa fuorigioco di un giocatore molto presto (lo spazio è quello che è).
L'idea è nata dal fatto che giocando a S.P.Q.Risiko ho pensato che il gioco avesse molte più potenzialità di quelle espresse sul tavolo e che modernizzato potesse rendere ancora bene.
Credo che i problemi principali di S.P.Q.Risiko siano tre:
1. la gestione totalmente casuale del combattimento, dove il capriccio dei dadi rischia seriamente di vanificare qualsiasi approccio strategico o tattico al gioco. Anzi, forse impediscono proprio un approccio strategico.
2. la casualità della pesca delle carte che determinano i famosi "tris", cioè il metodo di rifornimento con cui i giocatori rimpiazzano le perdite subìte o si espandono con forze fresche.
3. una leggera ripetitività del gioco. S.P.Q.Risiko, infatti, consiste principalmente nel mazzolamento degli avversari. Il turno prevede un rinforzo, l'invasione e l'eventuale pesca delle carte, non ci sono alternative a questo ciclo.
Cambiare questi tre meccanismi significa rimettere mano quasi in toto al gioco, ma mi interessava anche cercare di mantenere gli aspetti che secondo me lo rendevano valido, cioè il sistema dei Punti Vittoria e i Centri di Potere.
Questa è la genesi del gioco.
A quel punto mi sono messo a fare un po' di ricerca e ho valutato che il periodo che va dal 306 d.C. al 313 d.C. fosse il più interessante. Non voglio infatti fare solo un clone moderno di S.P.Q.Risiko ma, già che ci metto le mani, cercare di animarlo di vita propria. Il periodo della guerra civile post prima Tetrarchia mi è sembrato il più appropriato per calarvi uno scontro tra generali (o similari) Romani che lanciano le loro legioni le une contro le altre.
Questo cambio di ambientazione però porta forzatamente a creare nuovi aspetti del gioco, se si vuole cercare di rimanere un minimo fedeli al periodo storico. Durante questa guerra civile infatti, a differenza del periodo dell'anarchia militare, ci sono due elementi che balzano all'occhio: il primo è che il Senato non ha più alcun peso, il secondo è che i Barbari sono ormai una seria minaccia.
Credo che siano dati che possano aumentare parecchio la variabilità del gioco, così ho deciso di inglobarli.
Allo stato attuale dei lavori ho un regolamento Alfa che prevede:
- l'eliminazione totale dei dadi
- un sistema di gestione risorse che consente di produrre le nuove unità (al posto della pesca casuale dei tris)
- una differenziazione delle unità terrestri in Legionari e Catapulte (ma come, vuoi privarti del piacere di attaccare con le catapulte? Giammai!
).
- un'alternativa strategica alla strada militare, l'unica percorribile in S.P.Q.Risiko. Ho così ideato (salvo scoprire a posteriori che un concetto simile era già presente in Conquest of the Empire
) un'opzione politica che consenta di non vincere esclusivamente menando alla cieca. Lo spunto mi era venuto da "The Republic of Rome" ma ho poi dovuto cambiare sistema perché, appunto, nel 311 d.C. non esiste un Senato che possa imporre le proprie decisioni agli aspiranti Augusti. Questo da un altro lato è stata la mia salvezza, nel senso che ho forzatamente dovuto architettare un meccanismo che si discostasse sia da quello di tRoR, sia da quello di CotE.
- un sistema di Punti Vittoria diverso da quello di S.P.Q.Risiko
- l'annessione della gestione dei Barbari nel gioco che in buona misura, attualmente, è ripreso pari pari scopiazzato da quello di "Il Trono di Spade" boardgame. Per me è geniale, è l'aspetto che preferisco di più di quel gioco da tavolo perciò mi piaceva rigiocarmelo ache per conto mio. Lo modificherò solo se mi verrà un'idea migliore.