Intervista agli organizzatori del concorso RILL per il miglior racconto fantastico del 2017
(si ringrazia la redazione di RILL per la disponibilità)
1. Quando e come nasce l'idea di un concorso letterario per racconti fantastici?L'idea nasce ormai più di vent'anni fa, quando RiLL era una rivista amatoriale (fanzine) dedicata al mondo dei giochi di ruolo. A quell'epoca, seppure giovanissimi, capimmo che molti giocatori di ruolo erano anche voraci lettori di storie fantastiche e/o autori di storie originali, sia legate alle proprie esperienze di role-playing games sia connesse "semplicemente" al desiderio di raccontare storie. Da qui il passaggio fu semplice: decidemmo di organizzare un concorso per racconti fantastici, senza steccati fra i generi (ad esempio: fantasy, fantascienza, horror), anzi, ponendo come unico limite quello che le storie partecipanti fossero "al di là del reale". In che modo (cioè nell'ambito di quale genere, con quali personaggi o trame etc.) lo lasciamo decidere a ciascun partecipante, da quel lontano 1994 a oggi.
Questo per parlare delle origini del Trofeo RiLL...
2. L'ultima edizione ha contato più di 300 racconti inviati, sono numeri importanti che non possono che testimoniare un eccellente lavoro effettuato dietro le quinte. Come avete costruito questo percorso?Quello del Trofeo RiLL è un lungo viaggio, un "viaggio inaspettato" direbbe qualcuno.... ed è inaspettato se non altro perchè la rivista amatoriale da cui nacque il concorso (RiLL) non la pubblichiamo più dal 2000, mentre il Trofeo RiLL è giunto alla ventitreesima edizione. C'è stato senza dubbio un cambiamento nelle nostre priorità!
Collegandomi alla domanda precedente devo fare due precisazioni.
La prima è che dal 1994 a oggi non è cambiato l'obiettivo di fondo del concorso: scoprire e valorizzare nuovi autori che scrivono letteratura fantastica.
La seconda è che il Trofeo RiLL, pur nascendo in ambito ludico, non si è mai rivolto ai "soli" giocatori (di ruolo e non), bensì a tutti gli autori appassionati di Fantastico. Non serve, nè è mai servito, essere un giocatore per partecipare (e magari vincere) il Trofeo RiLL.
Detto questo, ti rispondo più specificamente: il percorso di crescita del Trofeo RiLL in questi ventitre anni è legato alla nostra continua ricerca di collaborazioni.
Nasciamo nel mondo ludico, e lì stanno molte delle nostre collaborazioni di più lunga data: ad esempio il festival Lucca Comics & Games, che supporta il concorso dalla prima edizione, oppure i giurati del Trofeo RiLL che sono autori/ appassionati di giochi, oltre che scrittori/ esperti di scrittura creativa (Beniamino Sidoti, Andrea Angiolino, Pierdomenico Baccalario, Sergio Valzania).
Nel tempo, poi, sono entrati nella nostra giuria moltissimi scrittori di genere, che non "bazzicano" il mondo ludico (penso a Giulio Leoni, Massimo Pietroselli, Mariangela Cerrino, Donato Altomare, Gordiano Lupi... e in passato abbiamo avuto come giurati anche Eraldo Baldini, Franco Cuomo, Luca Di Fulvio, Carlo Lucarelli, Massimo Mongai). Questo ci ha aiutato ad ampliare il nostro "pubblico" e spiega la crescita del numero di partecipanti al concorso.
Proprio dal consolidamento del seguito del Trofeo RiLL è nata la collana "Mondi Incantati", che pubblica ogni anno i migliori racconti del concorso. E lo fa senza chiedere alcun contributo agli autori. "Mondi Incantati" è ormai giunta alla quattordicesima uscita ("Tutto inizia da O e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni", ed. Wild Boar, 2016).
Inoltre dal 2013 RiLL collabora con alcuni concorsi letterari per storie fantastiche banditi all'estero (in Australia, Finlandia, Inghilterra, Irlanda, Spagna e Sud Africa). Questo ci permette, da una parte, di ospitare racconti premiati in altri paesi nell’annuale "Mondi Incantati" e dall’altra di proporre in Irlanda e Spagna (sulla rivista Albedo One e nell’antologia Visiones, rispettivamente) il racconto vincitore del Trofeo RiLL.
Un passo dopo l'altro abbiamo allargato i nostri orizzonti... E, sempre a proposito di collaborazioni internazionali, dal 2013 abbiamo in giuria Arielle Saiber, professore associato di Italiano al Dipartimento di Lingue Romanze del Bowdoin College (nei dintorni di Boston), dove da oltre dieci anni tiene corsi sulla letteratura e sulla fantascienza italiana (credo sia l'unica accademica statunitense a studiare la nostra letteratura fantascientifica).
3. Cosa può dare il Fantastico alla nostra vita quotidiana?Un po' di colore? Un po' di sana evasione dal tran-tran quodiano? Direi di sì, e già sarebbe molto.... ricaricare le pile è importante!!
Senza contare, poi, la bellezza di lasciarsi rapire da descrizioni di mondi immaginari, di dimensioni altre e lontane... non è una semplice attività di evasione, per certi aspetti è speculazione pura, e può essere molto stimolante.
Infine, e non faccio chissà quale scoperta, spesso le storie fantastiche, seppure siano "al di là del reale", tra le righe parlano di noi: della vita, di problemi "sul campo", di questioni aperte e grandi domande, insomma. E quindi fanno riflettere. Non è poco.
4. Come vi ponete di fronte alla cronica scarsità di lettori del BelPaese?Cerchiamo di raggiungere più lettori possibili.
Chi partecipa al Trofeo RiLL riceve in omaggio la più recente antologia "Mondi Incantati", e così speriamo di creare una connessione fra i nostri autori e i tanti partecipanti di ogni annata. Inoltre, le nostre antologie (intendo i vari "Mondi Incantati", ma anche le antologie personali "Memorie dal Futuro" e gli e-book collegati) sono disponibili, oltre che presso RiLL, su Amazon e Delos Store (e il Kindle Store, per gli e-book).
Infine, partecipiamo a fiere come Lucca Comics & Games e BUK Modena, e lì usiamo i nostri spazi per avvicinare più appassionati possibile. La piccola editoria richiede molta pazienza e una certa disponibilità a sgolarsi: fermare i visitatori, parlargli del concorso e dei nostri libri, invitarli a leggerli.... E' una bella fatica, ma è anche grande la soddisfazione quando vedi che quel che proponi piace, e il lettore casuale di un anno ritorna puntuale l'anno dopo, perchè vuole leggere la nuova antologia.
5. Cosa pensate sulla qualità di quanto la grande editoria moderna pubblica intorno all'universo del Fantastico?Direi che c'è moltissima offerta, molto più di un tempo. I nerd sono al governo, ormai, ho letto in qualche blog, e sono d'accordo.
In libreria gli spazi per la letteratura fantastica (ma anche per i fumetti) sono inimmaginabili rispetto a vent'anni fa. E ancora più al cinema.
Resta il "solito" problema che in Italia si legge comunque poco (anche in questo ambito, fatto salvo quando si fa riferimento alla letteratura fantastica per l'infanzia/ per ragazzi). E poi, ovviamente, che grande offerta non significa grande qualità. D'altronde, i libri sono prodotti commerciali, le case editrici sono aziende che devono far quadrare i conti... e le proposte editoriali tengono necessariamente conto di questo, magari inseguendo mode o cercando successi di corto respiro. Comunque il punto centrale è far crescere il numero dei lettori: più gente legge, più lo spazio per l'attività editoriale si amplia, e maggiori sono le opportunità per chi cerca di pubblicare "buoni libri". Almeno, in teoria. Io ci spero, diciamo così.
6. Che obiettivi vi ponete con questo concorso e che progetti avete per il futuro?Speriamo di continuare a meritare l'attenzione e la fiducia dei tanti autori che ogni anno ci inviano racconti. E speriamo di continuare a trovare racconti tanto belli che premiarli e pubblicarli è un piacere, prima di tutto. Io penso che, nel complesso, in questi anni ci siamo riusciti.
Quanto agli obiettivi per il futuro, il 2017 segna i 25 anni di attività associativa di RiLL. Un compleanno da festeggiare... in effetti abbiamo
parecchie buone idee, e invitiamo tutti a scoprire le novità dell'annata sul nostro sito www.rill.it
Chiudiamo ricordando che il trofeo RiLL 2017 scade il 20 marzo e che la mail per le info è trofeo@rill.it
per maggiori dettagli su dana: http://www.rwedizioni.it/news/dana-un-nuovo-marchio/